Si è concluso quest’anno, grazie al finanziamento di 50.000 euro concesso nel 2005 dalla Fondazione Cariverona, il completamento del Centro Giovanile “Domenico Savio” a Conocoto, Quito – Ecuador. Il progetto, partito da Verona su impulso dell'Associazione Amici di Pio Onlus e della Fondazione San Zeno, è stato supportato da numerose associazioni europee ed ha permesso di dar vita a un complesso destinato alla formazione e all'accoglienza dei giovanissimi del luogo: tre capannoni-laboratorio (officina meccanica, trattamento legno, elettricità-idraulica), quattro aule per la didattica e un complesso di servizi igienici, il tutto completo delle relative attrezzature. Il Centro, che ad oggi è frequentato da circa 50 ragazzi, punta a dare un aiuto concreto ai giovani lavoratori e alle loro famiglie, indirizzandoli verso la scelta della legalità e dando loro gli strumenti per poter garantirsi una sopravvivenza dignitosa.
Breve storia del Centro Giovanile
Nel 2000 Don Pio Baschirotto, sacerdote salesiano originario di Verona e missionario in Ecuador dal 1974, riceve in comodato gratuito da una ricca famiglia locale un terreno di 22.000 mq con alcuni vecchi fabbricati nella periferia di Quito, perché venga destinato ad un’opera sociale. Don Pio decide di ristrutturarlo per accogliervi quei numerosi e giovanissimi ragazzi indigeni che per la sopravvivenza loro e delle loro famiglie vede stagionalmente scendere dai loro villaggi della cordigliera andina nella grande città di Quito in cerca di lavoro. Trovano scarse opportunità (se sono fortunati lavorano sporadicamente come lustrascarpe, facchini nelle stazioni, aiutanti nei mercati e nelle imprese edili) ma quel che è grave vivono per la strada, esponendosi a seri rischi (delinquenza, droga, prostituzione). La nostra associazione (Associazione Amici di Pio – Onlus), la Fondazione San Zeno di Verona e altre associazioni europee appoggiano il suo progetto e finanziano la ristrutturazione dei vecchi fabbricati e la costruzione di alcuni nuovi.
Nel 2002 il Centro entra in funzione. I fabbricati ristrutturati sono stati adibiti ad uffici, ambulatorio medico e casa del custode. I nuovi fabbricati sono la “vivienda” (casa alloggio con aule didattiche e laboratori), un capannone-laboratorio di falegnameria e una casa per i volontari. I ragazzi che periodicamente si avvicendano nel Centro sono circa 50. Frequentano programmi educativi e di formazione che mirano a sviluppare le loro naturali abilità, affinché possano ottenere giusti guadagni con il loro lavoro e tornare a reinserirsi nelle comunità di origine con migliori prospettive. Ricevono nozioni di agricoltura, allevamento, falegnameria, lavorazione del vetro e panificazione. Alcuni di loro frequentano il centro soltanto per pernottare e consumare un pasto caldo dopo un duro lavoro a Quito.
Don Pio e la Fundacion Don Bosco, da lui costituita con alcuni collaboratori laici per gestire le numerose iniziative locali a favore degli indigeni, progettano di completare il Centro con la costruzione di ulteriori laboratori e nel 2005 la nostra Associazione chiede e ottiene dalla Fondazione Cariverona un contributo per solidarietà internazionale di 50.000 euro che rende possibile la costruzione di tre capannoni-laboratorio (officina meccanica, trattamento legno, elettricità-idraulica), di quattro aule per la didattica, di un complesso di servizi igienici e delle relative attrezzature.
Nei primi mesi del 2007 il completamento è stato ultimato, consentirà di inserire corsi di meccanica, elettricità e idraulica e di aumentare il numero di ragazzi accolti e in formazione professionale dagli attuali 50 a circa 180 l’anno.
L’Associazione Amici di Pio – Onlus di Verona con Don Pio Baschirotto e la Fundacion Don Bosco di Conocoto ringraziano vivamente la Fondazione Cariverona per aver reso possibile l’ampliamento del Centro Giovanile.
Tommaso Cinti
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